9 marzo 2007

Torta delle Rose



Non amo dedicare ricette o frasi a qualcuno che mi sta a cuore tramite questo spazio ma stavolta è doveroso; tutta la blogosfera è in subbuglio, la cara e dolce Cannella ha deciso di non scrivere più sul suo blog. Resterà sempre attiva la versione spagnola ma per me che sono italiana è un vero dispiacere non poterla più leggere nella sua lingua madre. Allora cara ti dedico questo dolce, è tutto per te, con la speranza che tu un giorno possa ripensarci.

Come tutte le cose buone che si trovano nei forum di cucina, prima che si riesca ad ottenere una buona ricetta nasce il tormentone nel senso che tutti vogliono realizzare una pietanza e allora ecco che saltano fuori varie ricette, a questo punto si passa alla sperimentazione riuscendo a capire poi qual'è la ricetta giusta. E' successo esattamente così anche per questa torta, alla fine quella più buona è risultata essere quella di Clara/Retsina dal forum di Coquinaria. La ricetta è della suocera che è di Trento come il dolce che è tipico di quelle parti; grazie di cuore Clara per il dolce regalo che mi hai fatto.

Ingredienti:
Per il fondo: (ore 23.30)
1 cubetto di lievito di birra (25 gr.)
50 ml. latte tiepido (27°)
50 gr. farina
Impasto: (ore 8.30)
20 gr. burro
1 cucchiaio di zucchero
300 gr. farina di forza
1 uovo intero
2 tuorli (medi)
100 ml. latte tiepido
un pizzico di sale
Ripieno:
140 gr. burro
140 gr. zucchero
Glassa:
1 cucchiaio di albume
4 cucchiai di zucchero a velo

Esecuzione:
Per il fondo: sciogliere il lievito nel latte, quindi aggiungere la farina e mescolare velocemente; coprire con pellicola e mettere a fermentare per 8-10 ore a temperatura ambiente. Impastare il fondo con la farina, le uova, un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero e il latte. Quando tutto è ben amalgamato aggiungere il burro a pomata. Lavorare ancora per 5 minuti (Kenwood sul 2). Coprire con pellicola e lasciare lievitare per circa 1 ora e 1/2 a temperatura ambiente. Stendere la pasta in un rettangolo sottile (infarinare leggermente il piano di lavoro); lavorare con un cucchiaio di legno il burro e lo zucchero al fine di ottenere una crema da spalmare sulla pasta. Con l'aiuto di una spatola spalmare la crema sul rettangolo di pasta e quindi arrotolare la pasta ben stretta partendo dal lato lungo del rettangolo e tagliare il salame in 10 "rose" uguali. Disporre le rose in una tortiera a cerniera (diametro 24 cm.) foderata di carta forno ad una certa distanza l’una dall’altra, mettendo le più piccole al centro e lasciar lievitare per un'altra ora e mezza coperta a campana. Infornare a 170° (statico) per circa 40 minuti, mettendo sotto la tortiera un foglio di alluminio perché il burro tende a uscire dalla tortiera. A fine cottura spennellare la torta di rose con la glassa di albumi e zucchero a velo e rimettere in forno per 1 minuto.



13 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bella e sono sicura è buonissima. La torta di rose per me è legata alla mia nonna paterna che quando la faceva era sempre buonissima.
Ciao.

VanigliAli ha detto...

Ciao Maria Giovanna!!
Ma che meraviglia...passo per la prima volta sul tuo blog..e già mi stupisci con effetti speciali!! La torta delle rose è tipica della mia città, Mantova, quindi quando la vedo cucinata già mi sciolgo..se poi riesce bellissima ed ha l'aria di essere stragolosa ancora di più!! Io la faccio come la mia nonna..cioè senza glassa e con un po' di burro in meno nel ripieno..quindi risulta una via di mezzo tra torta e pane dolce...ma mi sa che anche questa versione supergolosa sia il massimo della vita! Brava brava!
Proprio bella anche la dedica a Canny, quella gentilissima comare senzacuore che ci vuole lasciare orfanelli senza preparazione psicologgggica... anche io mi sono parecchio intristita ieri! Si sa mai che si sciolga e ci voglia ripensare... ?
Un basìn

Saffron ha detto...

Che buona! l'ho mangiata proprio ieri!

Monica Bedana ha detto...

Lo sai che con queste lievitazioni potrei vacillare...ma sono una donna di saldi principî!!!!!!!!!!
Questa guerra pissssiccologgica che mi state facendo è davvero tosta! ;-)))
Con tutto l'affetto, baciotti

Maria Giovanna ha detto...

Orchidea chissà perchè i piatti preparati dalle nonne avevano un sapore diverso dal nostro, forse quello dei ricordi.

Vaniglia benvenuta sul mio blog, ti avevo intravista tramite il meme; sono contenta che ti piaccia la torta delle rose, detto da una persona che ha mangiato sicuramente l'originale.........

Sul serio Saffron? Che coincidenza!

Finalmente ti ho stanata Cannella; era solo un modo per farti capire cosa sei per tutti noi, con o senza blog!

graziella ha detto...

Davvero una "dolce" dedica!
Dai Maria Giovanna sento che qualche certezza cannelliana sta vacillando! Insistiamo?

VanigliAli ha detto...

sì...aspetta Graziella ti rispondo anch'io anche se non centro: sì, tediamola, assilliamola, bombardiamola di guerra pisssicologggica, ogni tentativo è buono! Magari funziona???!
;-))

Maria Giovanna ha detto...

Certo Graziella, quando vuoi, io sono qui!

graziella ha detto...

Allora la prima mossa è firmare la Meme-petizione!
Venite da me!
Grazie della collaborazione!

angie ha detto...

ciao! oggi mi capita con te una bella gastro-coincidenza: pensavo alle persone che mi aveavno dato il benvenuto nella blogosfera quando ho inaugurato il blog (ke ora è 'rinato') :-D e mi vieni fuori con questa ricetta ke 'meditavo' di preparare da un pezzo...insomma ora davvero nn vedo l'ora di mettermi all'opera!

Maria Giovanna ha detto...

Graziella grazie per il meme-petizione.

Ciao Angie benvenuta sul mio blog e bentornata in rete!

Anonimo ha detto...

Ciao MariaGiovanna,

vorrei sapere se questa tua ricetta permette di aver una torta molto morbida del tipo che "si sfoglia" come una brioches e nel contempo molto bagnata di burro (a cottura finita). Perchè quella che fanno da me a Genova è cosi, ed è morbida anche il giorno dopo.
A volte mi ci sono avvicinato ma senza mai uguagliarla.
Ho notato cmq che ciò che fa la differenza sono la quantità e la qualità delle lievitazioni e la qualità dell'impasto che deve essere perfettamente lucido e appiccicoso al punto giusto (ma non mi è sempre facile riuscirci).
Nella tua prima fase che lasci a riposare la notte, non ho capito se ottieni cmq un panetto oppure no.
T ringrazio in anticipo per la risposta.
ciauz
lorenzo

Maria Giovanna ha detto...

Benvenuto Lorenzo, ti confesso che faccio fatica a ricordare, l'ultima volta l'ho fatta un pò di tempo fà comunque ci provo: la pasta è un pò più dura di quella per le brioches sfogliate ma risulta comunque soffice al palato, è chiaro che il giorno dopo tende ad indurirsi ma basta una breve riscaldata prima di servirla e ritorna come appena uscita dal forno, per quanto riguarda il fondo si ottiene una pastella molto fluida.

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