23 febbraio 2010

Gateau di Patate ai Carciofi


Ho dichiarato spudoratamente più volte l'amore per i carciofi, l'amore per le patate mi è stato insegnato da mio marito, a questi due ingredienti si unisce la passione smisurata per il cibo e la curiosità di conoscere altri punti di vista. Capita così che una sera d'estate mi ritrovo a chiacchierare con una mia cliente nel nostro negozio, una signora di una certa età (so che è brutto da dire ma è un elemento che dà più valore a questa ricetta), parlando scopro che per alcuni anni ha anche gestito un agriturismo, si discuteva di quanto oggi la ristorazione non sia di buona qualità come una volta, tra una chiacchiera e un altra mi è scappato il carciofo, a questo punto lei mi ha consigliato di provare questa ricetta. A Napoli sapete tutti che la tradizione del gateau di patate è ben consolidata, la ricetta è uguale più o meno in tutte la famiglie, in questi ultimi anni si sono affiancate varianti con alcuni ingredienti atipici, io conoscevo salsicce e friarielle ma con i carciofi è la prima volta che ne sentivo parlare, come facevo a non provare? In più la gentile signora mi consiglia di aggiungere un po' di ricotta alle patate per rendere il tutto ancora più soffice, meraviglia!
Questo è uno di quei casi in cui la foto e la fotografa non rendono giustizia al piatto.

Ingredienti:
600 gr. patate
1 uovo
120 gr. ricotta
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale
70 gr. provola a dadini
50 gr. prosciutto cotto a dadini
2 carciofi trifolati in padella
burro
pangrattato

Esecuzione:
Lessare le patate,pelarle e ancora calde schiacciarle con lo schiacciapatate, appena si intiepidiscono unire la ricotta, l'uovo, il parmigiano, la provola, il prosciutto e i carciofi, mescolare. Imburrare e cospargere di pangrattato una teglia da forno, versare il composto di patate schiacciando bene con le mani umide, cospargere la superficie di pangrattato, ricoprire di fiocchetti di burro e cuocere in forno ventilato a 180° fino a che si formi una crosticina dorata.

17 febbraio 2010

Polpette di Pesce


Oggi Mercoledì delle Ceneri, inizia la Quaresima, dopo aver fatto bagordi alimentari con chiacchiere, tortelli, castagnole, per poi finire in bellezza ieri sera con la classica lasagna di tradizione partenopea..... insomma dopo tutto questo mangiare godurioso mi sembrava giusto postare qualcosa di leggero ma gustoso utilizzando il pesce.
La ricetta l'ho presa da una raccolta che ormai adoro, Il Meglio di Sale&Pepe, il volume da cui è tratta è: "Passioni 3 - Magiche Patate".

Ingredienti:
350 gr. filetti di merluzzo
250 gr. patate
un cucchiaio di pasta d'acciughe
pangrattato
2 cucchiai di prezzemolo tritato
olio
sale
pepe

Esecuzione:
Lessate le patate per 40 minuti, scolatele e sbucciatele; schiacciatele in una terrina con una forchetta. Cuocete a vapore i filetti di merluzzo per 5 minuti, poi sminuzzateli in un piatto con una forchetta e uniteli alle patate, aggiungete la pasta d'acciughe, il prezzemolo e il tuorlo sbattuto a parte, sale e pepe, mescolate bene. Scaldate 3 cucchiai d'olio in una padella antiaderente, aggiungete il composto e fatelo asciugare per qualche istante, mescolando con una spatola di legno; togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. Prelevate piccole quantità del composto di patate freddo, modellatele con le mani formando delle polpette leggermente schiacciate, passatele nell'albume sbattuto con un pizzico di sale e poi nel pangrattato. Friggetele in una padella con abbondante olio caldo finché saranno dorate da entrambi i lati; prelevatele con una paletta e fatele sgocciolare su carta assorbente.

10 febbraio 2010

Castagnole di Nazareno Lavini


Amo il Carnevale, non come festa per mascherarsi ma come festività gastronomica, adorando i dolci in questo periodo ci si può davvero sbizzarrire attraversando l'intero continente e trovando in ogni regione dolci tipici diversi uno dall'altro, oppure semplicemente nomi diversi per lo stesso prodotto se pensiamo alle chiacchiere dette cenci, frappe o crostoli. A me piace invece trovare dolci tradizionali di questo periodo che non conoscevo come capitò un pò di tempo fà per i tortelli tipici di Milano, per le castagnole invece è tutta un altra storia: a Roma per esempio molti chiamano castagnole semplice pasta choux fritta e poi farcita con crema pasticcera, ricotta o nutella, invece quella che conoscevo io è un pò più sostanziosa ed è tipo...... non saprei dire. Tra le mie tante ricette raccolte quà e là ne ho trovata una che conteneva la ricotta, sapendo bene gli effetti che ha questo ingrediente sui dolci mi sono detta che dovevo assolutamente provarla, garanzia il fatto di averla trovata anche qui da Paoletta, dopo il primo assaggio me ne sono innamorata, qualcosa di sublime, si sciolgono in bocca, mai ricetta mi ha entusiasmato così tanto. Se avete voglia di qualcosa di godurioso per festeggiare il Carnevale allora dovete proprio farle.......sono stata un pò logorroica forse.....

Ingredienti:
50 gr. burro
150 gr. zucchero
300 gr. ricotta romana
5 tuorli
500 gr. farina
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
150 gr. latte
1 cucchiaio di rhum (nella ricetta originale c'era arancia e limone grattugiate)

Esecuzione:
Fare una fontana con la farina, al centro unire lo zucchero, la ricotta, il burro a pezzetti e morbido, i tuorli, il rhum, esternamente da un lato il sale e dall'altro lato il lievito setacciato. Con l'aiuto di una forchetta impastare gli ingredienti centrali unendo man mano il latte e facendo scivolare la farina verso il centro, amalgamare velocemente; prelevare dei pezzi d'impasto, infarinarli e formare dei bigoli, tagliare dei pezzi grossi, arrotolarli nel palmo delle mani e friggere in olio profondo a 180° fino a che scuriscono, sgocciolarle, rotolarle nello zucchero semolato e servire.

3 febbraio 2010

Tarallini Pugliesi di Ventana


Adoro i tarallini e dopo averne provati di vari tipi posso garantirvi che questa è la ricetta giusta per quelli classici al vino; nata per l'esigenza di consumare del vino bianco che giaceva in frigo è stata una bellissima scoperta, è una ricetta che avevo messo da parte con l'intenzione di farla quanto prima. Ringrazio di cuore l'autrice, Ventana, pugliese doc che ha condiviso la sua ricetta tradizionale su Coquinaria.

Ingredienti:
750 gr. farina
300 cc. vino bianco secco
125 gr. olio
24 gr. sale

Esecuzione:
Far intiepidire il vino con il sale, mettere nell'impastatrice ed aggiungere l'olio e la farina, lavorare con il gancio per 2 minuti circa a velocità 5. Dividere l'impasto in tre parti uguali ed impastare un panetto per volta 1 minuto a velocità 5 (la pasta deve risultare liscia e morbida), formare dei tarallini di forma circolare con dei pezzetti di pasta. Lessare i taralli in abbondante acqua salata con un po' d'olio, scolarli appena vengono a galla ed appoggiarli su di un panno asciutto, il giorno successivo cuocerli in forno preriscaldato ventilato a 200° per 25 minuti.

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