27 aprile 2012

Stinco di Maiale alla Birra con Patate



Prima che il freddo vada via del tutto ho voluto provare a cucinare lo stinco, l’ho sempre visto preparare da altri guardandolo con una certa titubanza, poi un giorno l’ho visto lì, nel banco della macelleria e allora non ho saputo resistere e l’ho acquistato. E ora come lo cucino? Ed ecco che parte la ricerca in uno dei miei forum più affidabili, Coquinaria, trovo questa ricetta di Alefbeth, ci aggiungo due patate e via, si parte, il risultato è stato davvero soddisfacente, credo che lo rifarò spesso.

Ingredienti:
1 stinco di maiale
olio evo
burro
sale
pepe
rosmarino
750 gr. patate

Esecuzione:
Preriscaldare il forno a 180/200°; rosolare in una padella olio e un po' di burro gli stinchi, appena cambiano colore salare, pepare unire del rosmarino e bagnare con la birra, far prendere bollore. Trasferire il tutto in una teglia da forno, coprire con la carta alluminio e infornare. Cuocere 1 ora e 1/2, togliere la carta di alluminio, in modo che la birra evapora, aggiungere delle patate sbucciate e tagliate a prezzi grossi, continuare la cottura fino a che le patate siano belle croccanti fuori e morbide dentro.



23 aprile 2012

Lasagna Carasau



Oltre ad essere un’appassionata di cucina da un po’ di tempo a questa parte credo di essere affetta dalla sindrome di “salva ricette compulsiva”, mi spiego meglio, ogni volta che trovo in internet una ricetta interessante o semplicemente appetibile la salvo, mi ritrovo così una montagna di ricette archiviate qua e la, ma quando poi mi serve una ricetta della quale ho un vago ricordo non riesco mai a trovarla nell’archivio, a tal proposito si accettano suggerimenti per la catalogazione. Questa è una di quelle, stavolta però mi è toccato spulciare nel mio quaderno dove annoto tutte le ricette viste alla Prova del Cuoco, complice un pane carasau portatomi da mia cugina direttamente dalla Sardegna; l’idea è carina ma per i miei gusti non un granché poiché il carasau, nonostante l’abbia bagnato poco, si è troppo ammollato, si sa che i napoletani mangiano la pasta molto al dente, per cui…….. Il mio consiglio però è quello di provarla, io come al solito ho utilizzato della vellutata al posto della besciamella ma voi potete fare come meglio credete! Buon inizio settimana.

Ingredienti:
125 gr. pane carasau
400 gr. salsicce
300 gr. funghi misti
500 gr. vellutata: 500 gr. brodo, 50 gr. burro e 50 gr. farina
brodo

Esecuzione:
Mettere un pò di vellutata sul fondo di una pirofila e tenerne un pò da parte per ricoprire la superfice, con la rimanente, diluita con un pò di brodo fino a renderla abbastanza liquida, bagnare le sfoglie di pane carasau immergendole velocemente, disporle a strti nella pirofila alternando con le salsicce cotte in padella e tagliate a fettine e i funghi precedentemente cotti in padella con olio e prezzemolo e tritati grossolanamente. Terminare con le rondelle di salsiccia e la vellutata tenuta da parte, cuocer in forno a 200° fino a gratinatura.



19 aprile 2012

Il Babà di Adriano



Il babà è stato uno dei miei crucci fin da quando muovevo i primi passi nel mondo della cucina, ho provato mille ricette, tormentato le autrici delle stesse nei vari forum per chiedere consigli ma niente da fare, nonostante io seguissi tutte le indicazioni alla lettera, l’impasto a un certo punto diventava tutto liquido e dovevo buttarlo via con il dispiacere di materie prime utilizzate per niente e con la rabbia del fallimento. Poi però con gli anni ho capito che per alcune ricette ci vuole un ingrediente particolare, l’esperienza, così per anni ho lasciato stare poi un giorno ho ritrovato la ricetta del grande Adriano ed ho voluto riprovare. Come per magia al primo tentativo il risultato è stato spettacolare e da allora non l’ho più mollata! Eccola, con immenso piacere la condivido con voi tutti ringraziando di cuore il Maestro.

Ingredienti: uno stampo a ciambella da 30
350 gr. farina forte (occorre una W 350)
5 uova medie (o grandi se si è pratici)
75 gr. burro
2 cucchiai rasi di zucchero
15 gr. lievito di birra
6 gr. sale

Esecuzione:
Sciogliamo il lievito in 30 gr. di acqua tiepida, aggiungiamo 25 gr. di farina, sigilliamo e poniamo a 28°.
Dopo 30 minuti mettiamo nella ciotola dell’impastatrice i soli albumi (i tuorli vanno in un bicchiere, sigillato con pellicola, in frigo), rompiamoli con una frusta a mano senza montarli, avviamo l’impastatrice a velocità 1 e uniamo lentamente a pioggia tanta farina quanta ne basta per ottenere un impasto morbido che ancora si attacca alle pareti della ciotola. Copriamo e lasciamo riposare 30 minuti.
Riavviamo l’impastatrice con la foglia, uniamo il lievito e una spolverata di farina, quando comincia a incordare aggiungiamo un tuorlo e, ad assorbimento avvenuto, una spolverata di farina. Quando comincia a tirare, aumentiamo leggermente la velocità (1,5) e continuiamo con un tuorlo e la farina fino a esaurimento (conserviamo un ultimo spolvero di farina). Con il secondo tuorlo uniamo lo zucchero, con il terzo il sale. Incordiamo capovolgendo l’impasto due volte, l’impasto diventerà molto elastico (dovrà fare i fili), a questo punto aggiungiamo il burro appena morbido (non in pomata), e lasciamo che s’incorpori lentamente. All’assorbimento uniamo l’ultimo spolvero di farina e incordiamo capovolgendo due o tre volte, la pasta dovrà tendere a staccarsi dalla ciotola. Montiamo il gancio, avviamo l’impastatrice a velocità 1,5 e facciamo andare fino a incordatura completa allargando un lembo d’impasto dovremo ottenere il cosiddetto "windows effect". Copriamo la ciotola, sigilliamo e poniamo a 28°. Quando avrà più che triplicato il volume (due o tre ore) rovesciamo sul tavolo infarinato e diamo le pieghe del secondo tipo, serrando bene l'impasto (si rovescia l'impasto sulla spianatoia infarinata, si spolvera la superfice dalla farina in eccesso, si prende un lembo, si stende leggermente e lo si porta al centro (all'inizio con molta delicatezza).Si prende l'angolo che si è formato a destra, si stende leggermente e lo si porta al centro, si procede allo stesso modo con l'altro angolo che si è formato a destra e si continua fino a chiudere il giro). A questo punto ci sarebbe la mozzatura mozzarella che è un po’ complicata, noi porzioniamo (60 gr. per stampi h 8 cm, 40 gr. per 5 cm h, 7 gr. per 3 cm h, 5 gr. tondi piccoli), avvolgiamo a palla, rotoliamo sotto il palmo e mettiamo negli stampini imburrati (non infarinati), copriamo con pellicola e poniamo al caldo. Quando la cupola uscirà decisamente dagli stampini, inforniamo a 180° ventilato per circa 25 minuti (misura 5 cm h 15 minuti ventilato). Tiriamo un babà fuori dallo stampino, se si è colorito sono pronti. Per lo stampo da 30 cm 10 minuti a 180° e 1 ora a 170°.
Nel frattempo avremo fatto bollire 1 litro di acqua con 500 gr. di zucchero e la zeste di un limone (e arancia se piace), uniamo 7 - 8 cucchiai di rum scuro (o anche più secondo il gusto). Immergiamo i babà intiepiditi nello sciroppo caldo, strizziamoli leggermente e delicatamente e mettiamoli in piedi, poggiati uno con l’altro, con la parte bombata verso il basso.
Riscaldiamo tre cucchiai di marmellata di albicocche con due cucchiai di sciroppo a 30° Be ( Lo sciroppo a 30° beaumè (Be) è ottenuto portando a ebollizione 135 gr. di zucchero con 100 gr. di acqua), uniamo 2 gr. di gelatina ammollata, setacciamo e pennelliamo i babà con il composto (all’occorrenza uniamo pochissima bagna). Da consumarsi preferibilmente il giorno dopo.
Con le dosi si ottengono 12 - 13 stampi (a seconda della grandezza delle uova) da 8cm di altezza.
Cominciando di primo mattino, nel primo pomeriggio si inforna.
L'impasto delle foto è fatto con doppia dose, si conservano in una scatola ermetica per più di una settimana.



2 aprile 2012

Tagliatelle al Ragù di Verza



Avete ragione, non ho scusanti, sto abbandonando il mio adorato blog e postando sempre meno ma a me la primavera rincoglionisce soprattutto in concomitanza con l’ora legale…. Comunque tra una pastiera e un'altra riesco a postarvi una ricetta provata due domeniche fa, l’autrice è una vera e propria garanzia: Alessandra Spisni.
La ricetta l’ho presa direttamente da La Prova del Cuoco, personalmente mi è piaciuta davvero molto, sarà che la mia verza era davvero saporita, l’unica modifica che farei, per il mio personalissimo gusto, sostituirei il burro con l’olio e ne metterei giusto una nocina quando si manteca la pasta, proverò e poi vi saprò dire.

Ingredienti:
Per la sfoglia:
5 uova
500 gr. farina
Per il ragù di verza:
100 gr. burro
100 gr. cipolla
100 gr. verza
100 gr. pomodoro pelato
sale grosso
pepe
Per servire:
50 gr. parmigiano grattugiato

Esecuzione:
Preparare la sfoglia con uova e farina, lasciarla riposare avvolta in pellicola trasparente per una mezz’oretta dopodiché stenderla abbastanza spessa e ricavare le tagliatelle.
In una padella fondere il burro, unire le cipolle tritate e la verza a striscioline, coprire e lasciar brasare a fuoco basso, quando il tutto sarà appassito aggiungere i pelati, mescolare, coprire e cuocere per una quarantina di minuti circa o fino a che la verza risulti cotta.
Lessare le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolarle, condirle nel ragù, spolverare di parmigiano e servire.



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...